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Tornando da Pistoia...


Che aggiungere di più dopo le parole di Paolo Zenone? :)

"Il Piccolo Teatro Bolognini ci accoglie come una bomboniera, i ragazzi del service iniziano a montare l'impianto, Giacomo e i suoi dispongono i libri, Davide e io studiamo varie soluzioni per disporre strumenti e altro sul palco, poi arriva Fabrizio e montiamo e smontiamo la scaletta della serata finchè non ci convince. L'imprevisto è sempre dietro l'angolo. Alla spicciolata arrivano tutti, volti già conosciuti e altri ancora da scoprire, Antonio e iBlastwaves, Max, e poi Stefano Pecoraio, Franco Ballati della "Silvano Fedi" e tanti altri, ogni cinque minuti qualche piccolo ingranaggio si sposta e bisogna studiare soluzioni nuove, il tempo per il soundcheck stringe, bisogna provare un paio di movimenti di palco, sforbiciare qualche lettura, incastrare tempi e modi perchè tutto fili liscio, e prima che ce ne rendiamo conto sono le 19 passate, non resta che mangiare qualcosa, cambiarmi e poi incrociare le dita perchè vada tutto per il meglio. Alle 21.10 la platea è gremita, si spengono le luci e inizia ufficialmente "BruceTellers Night". I primi minuti volano, mentre dal palco riesco a vedere solo una piccola parte della prima fila, il resto del teatro è immerso nell'oscurità. Ma quando Antonio prende il centro della scena, e parte il riff iniziale di Growin' Up, tutto sembra prendere una piega diversa, positiva, e si ha subito la sensazione che andrà tutto per il meglio.Il post di Ermanno, la lettera di Vittorio Pasquali da Castel Di Ieri, My City Of Ruins, uno straordinario breve set acustico di Tiziano Mazzoni con la sua band, una scatenata It's Hard To Be A Saint In The City, il sax di Lorenzo, il saluto di Claudio Trotta, il finale con Spirit In The Night - Thunder Road - 10th Avenue Freeze-out - Twist&Shout e le bellissime quanto sincere parole di ringraziamento di Franco Ballati sono solo una briciola di quella che è stata davvero una serata magnifica. Nel backstage, tra chitarre, bassi, scalette, testi, accordatori e tutto il resto, c'era una grande famiglia di springsteeniani, e altri membri della stessa famiglia sedevano sulle poltrone del teatro, per poi alzarsi e correre sotto il palco a fine show, in un'esplosione di gioia collettiva. E quando la musica è finita, e abbiamo visto una grande ressa di gente quasi assalire il banco per comprare una o più copie di BruceTellers, bè, lì abbiamo avuto la sensazione di aver fatto qualcosa di positivo, la serata era andata nel migliore dei modi. Missione compiuta."

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